Il cashflow ovvero come il finanziatore decide se concedere un prestito

Se per esigenze finanziarie si decide di utilizzare le fonti esterne di finanziamento ed in particolare quelle a MLT diventa necessario valutare le capacità di rimborso del debito.

L’indicatore maggiormente osservato dai finanziatori per valutare la capacità del rimborso è il cashflow: utile netto + ammortamenti, detto anche autofinanziamento da intendersi come somma delle fonti generate all’interno dell’azienda:

Quote annue di ammortamento

+ Utile netto

= CASH FLOW (Autofinanziamento)

Da questa grandezza, per stabilire l’effettiva capacità di rimborso,sarà necessario sottrarre la quota capitale delle rate dei finanziamenti a MLT già in essere.

Esempio:

  • Cash Flow pari a 300 mila euro stabile per i prossimi 6 anni
  • Impegni in essere 150 mila annui per i prossimi 6 anni
  • Capacità residua di rimborso: 150 mila annui
  • Finanziamento massimo ottenibile a 6 anni: 900 mila ovvero 150 X 6.

In prima approssimazione è possibile affermare che 900 mila rappresentino la cifra massima di nuovo finanziamento a 6 anniottenibile.

Un’analisi più attenta deve ovviamente tenere conto di molteplici altri fattori quali ad esempio:

  • incremento di cash flow dovuto all’investimento
  • l’eliminazione di oneri e proventi di natura straordinaria
  • gli ulteriori investimenti oltre a quello oggetto del finanziamento
  • la variazione prospettica del capitale circolante subordinata alla capienza dei fidi a breve o la capacità ad ottenerne altri.

Solamente in questo modo l’analisi sarà completa come richiesto dalla valutazione di una operazione MLT.

Pur semplificato il presente metodo rappresenta la base principale di ogni ragionamento in materia.