IL rallentamento delle carni alternative

Il 2022 ha visto un calo deciso degli investimenti e del numero di operazioni nelle cosiddette proteine alternative ovvero prodotti sostitutivi della carne ma aventi fattezze, consistenza e sapori spesso analoghi alla carne stessa. Di sicuro ha inciso l'aumento dei tassi che ha contratto gli investimenti verso quelle che oggi sono essenzialmente ancora startup e che quindi necessitano di capitali per crescere. Ma dall'altra parte i consumatori, dopo un inizio promettente, non stanno premiando come previsto il settore. Prezzi ancora molto alti (in una situazione già gonfiata dall'inflazione) e un sapore spesso non soddisfacente frenano gli acquisti. Il settore oggi quindi è ad un bivio importante, sembra puntare molto sulla carne "coltivata" in laboratorio che appare avere le dinamiche più promettenti ma ancora costi elevati.