Dal 2019 torna l'indennizzo per chi cessa l'attività commerciale

Dal 1° gennaio 2019 ritorna l'indennizzo per chi rottama la licenza commerciale.

L'indennizzo sarà erogato da INPS fino al compimento dell'età per la pensione ristabilendo, sempre dal prossimo 1° gennaio, anche la maggiorazione contributiva (in misura pari allo 0,09% come oggi), già pagata dai commercianti e destinata a finanziare il beneficio, in scadenza il prossimo 31 dicembre. 

I titolari di esercizi commerciali costretti, dal prossimo 1° gennaio, a smettere di lavorare in anticipo rispetto all'età per la pensione di vecchiaia potranno ottenere il riconoscimento di un indennizzo pari al trattamento minimo dell'Inps di 513 euro mensili dal 2019.

I destinatari saranno: 

  1. i titolari o coadiutori di attività commerciale al minuto in sede fissa, anche abbinata ad attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande (negozi, ecc.); 
  2. i titolari o coadiutori di attività commerciale su aree pubbliche (mercati, fiere, ecc.); 
  3. gli esercenti attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande (bar, ristoranti, pizzerie, ecc.); 
  4. gli agenti e rappresentanti di commercio.

I requisiti richiesti sono:

  • età di 62 anni se uomo, 57 anni se donna;
  • anzianità d'iscrizione di almeno cinque anni alla gestione "artigiani e commercianti" dell'Inps, come titolare o come coadiutore familiare, al momento di cessazione dell'attività.
  • Il diritto all'indennizzo si consegue con la cessazione definitiva dell'attività commerciale (non cessione);
  • con la riconsegna dell'autorizzazione all'esercizio di attività commerciale o di somministrazione di alimenti e bevande ovvero di entrambe al comune (ovvero solo comunicazione della cessazione) nei casi possibili;
  • cancellazione dal registro delle imprese;
  • la cancellazione dal registro degli esercenti il commercio (cd Rec nel caso di iscritti fino al 23 aprile 1999);
  • la cancellazione dal ruolo provinciale degli agenti e rappresentanti di commercio.

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