Contributi FVG per riqualificazione infrastrutture nel distretto della sedia

Il contributo può essere concesso ad aziende su fabbricati produttivi e loro pertinenze con destinazione d’uso industriale, artigianale o commerciale (categorie catastali C3, D1 e D7) e sulle loro pertinenze, siti nei territori dei Comuni del Distretto della Sedia.

Le imprese devono essere attive, regolarmente costituite e registrate presso il Registro delle imprese e non devono essere sottoposte a procedure concorsuali.

Sono ammesse a contributo le seguenti tipologie di intervento:

  • allacciamento alle reti infrastrutturali (collegamenti o predisposizione dei medesimi realizzati nell’area privata di pertinenza del fabbricato oggetto dell’intervento, fino al punto di allaccio alla rete esistente o della quale è prevista la realizzazione);
  • demolizione;
  • demolizione e bonifica (rimozione, trasporto e smaltimento di materiali);
  • manutenzione straordinaria (art. 4, comma 2, lettera b), legge regionale 19/2009 (Codice regionale dell'edilizia);
  • ristrutturazione (art. 4, comma 1, lettera c), legge regionale 19/2009 (Codice regionale dell'edilizia);

I suddetti interventi devono essere realizzati su fabbricati con destinazione d’uso industriale, artigianale o commerciale (categorie catastali C3, D1 e D7) ed eventualmente sulle loro pertinenze.

Non sono consentite varianti al progetto che incidono sulle caratteristiche dell’intervento che hanno determinato l’attribuzione di punteggi premiali o che comunque comportano lo spostamento di posizione della domanda in graduatoria

Atteso che ai sensi dell’art. 41 bis della legge regionale 7/2000, le imprese devono rendicontare la spesa sostenuta mediante certificazione di uno dei soggetti abilitati elencati nella suddetta norma, le spese connesse all’attività di certificazione sono ammissibili nel limite di 1.000 euro.

Ai fini della formazione della graduatoria delle domande di contributo verrà assegnato maggior punteggio agli interventi:

  1. di demolizione di edifici già produttivi collocati nelle zone omogenee A, B o C come individuate dallo strumento urbanistico vigente
  2. di allacciamento alle reti infrastrutturali
  3. con finalità di conseguimento di una classe energetica migliore
  4. con finalità di conseguimento di classe di rischio sismico migliore
  5. per i quali è richiesto un contributo percentualmente più basso in rapporto alla spesa sostenuta
  6. aventi ad oggetto immobili con destinazione finale industriale, commerciale o artigianale

In casi di parità di punteggio si terrà conto dell’ordine cronologico di presentazione delle domande

Il contributo è determinato, a richiesta del beneficiario, alternativamente, nella misura del 50%, del 40%, del 30% o del 20% della spesa ammissibile effettivamente a suo carico

Il contributo non può essere superiore a 200 mila euro né inferiore a 20 mila euro. 

Per info:LINK