Contributi e finanziamenti agevolati per progetti di economia circolare

Nel nuovo decreto crescita vi è una parte che punta a portare le attività economiche verso un modello di economia circolare.

Le agevolazioni sono rivolte alle imprese industriali, artigiane, agroindustriali e di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del c.c., nn. 1, 3 e 5)   e ai centri di ricerca iscritti nel registro imprese che:

  1. operano in via prevalente nel settore manifatturiero o in quello dei servizi alle imprese manifatturiere;
  2. hanno approvato e depositato almeno due bilanci;
  3. non sono sottoposte a procedura concorsuale
   Possono essere soggetti coproponenti di progetti congiunti (fino a tre soggetti) anche gli organismi di ricerca mediante contratto di rete o similari

Per essere ammessi alle agevolazioni i progetti di ricerca e sviluppo devono:

  1. essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale;
  2. prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 500mila euro e non superiori ai 2 milioni ed avere una durata compresa tra 12 e 36 mesi;
  3. prevedere attività di ricerca e sviluppo, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla riconversione produttiva delle attività economiche attraverso la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali Key Enabling Technologies (KETs), relative a innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un’ottica di economia circolare o a «rifiuto zero» e di compatibilità ambientale (innovazioni eco-compatibili) e progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale, attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime;
  4. sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua;
  5. strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
  6. sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati.

Le agevolazioni sono concesse sotto forma di finanziamento agevolato entro il 50% dei costi ammissibili, e sotto forma di contributo diretto alla spesa fino al 20% delle spese ammissibili. Le risorse complessivamente a disposizione ammontano a 140 milioni di euro

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